In psicoterapia si impara ad aver cura di sé e il merito è sempre di chi decide di farlo… dei miei pazienti!

Io sbaglio:

quando scrivo e quando parlo dico i MIEI PAZIENTI.

Sbaglio perché, come mi hanno insegnato alla scuola di psicoterapia, i  pazienti non sono MIEI e noi psicoterapeuti non abbiamo alcun potere su di loro e io sono ben d’accordo.

Sbaglio perché la parola PAZIENTI non mi piace, fa pensare a medicine, pastiglie, diagnosi, prescrizioni e poi c’è ancora qualcuno che pensa che lo psicologo sia per i matti.

L’alternativa cliente mi piace ancor meno, mi fa pensare a una vendita e poi, parlare di soldi, è sempre un po’ complicato (anche se, si, dobbiamo essere pagati per la nostra professionalità!).

 

Insomma sbaglio ma continuerò a usare sia la parola PAZIENTI che MIEI, insieme!

 

Perché in fondo, io li sento così, molto vicini, appena inizia il percorso io comincio a fare il tifo per loro!

 

Ma, ai MIEI PAZIENTI, io, da subito dico:

Io NON ti salverò

Sarò con te, ti ascolterò, ti darò disponibilità: chiamami, scrivimi se hai bisogno e io ci sono!

 

Ma non farò il lavoro per te,

Non ti risparmierò le fatiche, i dolori, lo star male di certi momenti,

Non ti dirò cosa devi fare (a parte assegnarti dei compiti),

Non sceglierò per te,

Non deciderò io,

Non troverò la soluzione giusta,

Non ti dirò cosa è bene e cosa è male,

Non ti salverò io.

Ma allora cosa fa uno psicoterapeuta?

Io, a cosa servo?

Io ti aiuterò a tirar fuori tutte le cose importanti per te, soprattutto quelle un po’ in disparte

ti aiuterò a guardare bene quello che ti accade,

a sentire le emozioni che provi, specie quelle che fai fatica a sentire

a riconoscere ciò che fa per te

a vedere ciò che pensi di te e di quello che dovresti fare

a sentire ciò che è bene per te.

 

Ti aiuterò a comprendere ciò che è necessario fare specie alcune cose difficili

 

  • Affrontare paure
  • Rispettare limiti
  • Ammettere fragilità
  • Prenderti carico del dolore

 

E a trovare il TUO modo di prendertene cura.

 

Non ti salverò io…ti salverai TU

 

Ritrovando le cose adatte a te e lasciando cadere ciò che non ti serve più.

 

Io non sono migliore di te ma in una cosa, all’inizio, io ne so più di te:

io so che si può fare,

so che ci si può prendere cura di sé e che si possono affrontare le difficoltà e che tu hai tutte le risorse per farlo.

 

In questo io, all’inizio sono più brava di te.

 

Ma solo all’inizio!

 

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