Parlo di come, per il bisogno di controllare l’incertezza, ci troviamo a non saperla accettare e così finiamo per sentirci incapaci di vivere.
E a questo non dovremmo credere!
Ok, primi giorni andati!
Adesso dopo il gran parlare della ripresa possiamo procedere verso la “vera scuola”, quella di tutti i giorni.
Sorvegliati speciali per un po’, ancora un po’ “usati” per valutare situazione medica/politica/sociale e poi, se tutto va bene molti sguardi si dirigeranno altrove verso altre battaglie o propagande (dai, una piccola, brevissima polemica e chiudo subito!)
Ora c’è da occuparsi del quotidiano, della normalità.
NORMALITÀ? A SCUOLA?
CON DEGLI ADOLESCENTI?
NORMALITÀ?
NELLA VITA?
Io devo usare con cura la parola normalità: chi viene da me quando va bene sta vivendo qualcosa che non considera normale, nel peggiore dei casi non si sente tanto normale…
Ma la parola normale va sempre di moda e io a scuola mi ritrovo ad usarla:
quando, se, torneremo alla normalità…allora…
Ma guardandoli bene, i miei bravi studenti di liceo (lo so, non sono tutti così ma io parlo dei miei!) sono perfettamente distanziati, lì buoni nel loro banco, con la mascherina vicino o al collo a volte addosso perché si sono abituati.
E non chiedono neppure di alzarsi o andare in bagno.
Beh, sono i primi giorni, sono bombardati dalle nostre indicazioni…
Si ma non è normale!
Quanto durerà?
Non durerà così! dovremo stare attenti:
ho chiesto loro di aiutarmi a ricordarglielo di fare attenzione, penso eleggerò ogni giorno un vigile che ci ricordi tutte le precauzioni!
L’incertezza dei tempi normali
Perché quando torneremo davvero dentro alla quotidianità, allora tornerà la normale ANORMALITÀ della vita scolastica.
E ci saranno anche le fatiche di studiare, l’inquietudine di stare in classe, le liti con professori, genitori, amici, fidanzati, gli amori… La vita normale!
NORMALE?
Siamo nell’incertezza sempre!
I piani vengono più scombinati che rispettati e non solo a scuola.
Certo ora ce n’è di più.
Quella dose di insicurezza, che di solito teniamo a bada, è diventata ora così evidente che non si può far finta di niente.
La nostra vita è, comunque, molto incerta e tutto cambia, sempre.
È che è dura stare in questa terra di mezzo tra ciò che eravamo e quel che accadrà, con o senza pandemia.
Certo, il covid è una cosa grossa e allora siamo a invocare protocolli, regolamenti, regole, formule.
Tutto per definire l’impossibile da definire.
Tutto per placare quest’ansia da non so che cosa ci succederà e a reclamare perché i tentativi di regole non riescono a placarci, non bastano, salta sempre fuori qualcosa di nuovo di inaspettato a cui non si era pensato.
Eppure la vita è assolutamente incerta e lo sappiamo tutti ma continuiamo a vivere sperando, spesso pensando e illudendoci di saperla controllare.
Tollerare l’incertezza sta diventando una vera e indispensabile abilità da allenare.
C’è uno spazio e un tempo nella vita in cui percepiamo molto bene questa sensazione.
E qualcuno in questi momenti non tollera di rimanerci e reagisce nei modi più diversi.
Entriamo in crisi quando, dopo una serie di tentativi di controllo, ci accorgiamo che i nostri sforzi non funzionano e non riusciamo ad attuare un cambiamento per tenerla a bada.
Questa incertezza ci piomba addosso più o meno all’improvviso e occupa spazi di vita più o meno grandi, più o meno invasivi e destabilizzanti.
E se non riusciamo a farvi fronte stiamo male e possiamo anche sentirci in colpa per non riuscire a gestirla.
Ecco, questo è il momento in cui, chi decide di farsi aiutare da uno psicologo, lo cerca.
Cercare uno psicologo per non arrivare a convincerci di essere incapaci
Quando si accorge che i suoi tentativi di far fronte a qualcosa di complicato non funzionano più.
Ed è il momento giusto per farlo!
Imparare a star bene nonostante l’incertezza
Perché la vita ci ricorda che bisogna avere a che fare con l’incertezza e se ci sovrasta dobbiamo trovare un modo per farvi fronte, pena convincerci di non essere capaci di viverla.
E questo ci rende ancora più insicuri, incerti e sfiduciati.
E non fa bene!
Si questo è proprio il momento giusto per cercare le risorse di cui disponiamo e che fatti situazioni, problemi hanno nascosto.
E un occhio esterno riesce a farci vedere quello che abbiamo perso di vista e che magari pensiamo di non avere più.
Lo psicoterapeuta aiuta a far questo.
Io aiuto i miei pazienti a muoversi anche nelle incertezze!
Se senti che troppa incertezza ti ha fatto perdere il filo del tuo cammino puoi chiamarmi al 348 7097130 o anche scrivermi a laura@lauralegora.it