Si va dallo psicologo per star bene.
Ma ci si va quando NON si sta bene.
Per cui, come promesso parto da lì, da quando si STA MALE.
Per farlo volevo usare le parole dei miei pazienti, vecchi e nuovi, al primo appuntamento.
Così ne ho fatto un elenco lunghissimo che poi mi son trovata costretta a ridurre per praticità.
E, per fortuna, ho fatto fatica a farlo.
Così ho trovato un senso a quello che volevo dire:
ogni mio paziente (che io ho bene impresso nella mia mente!) è venuto da me per uno specifico STAR MALE, che può anche essere diviso in categorie.
Ma, ognuno di loro. me lo ha raccontato in modo diverso, con parole, gesti, immagini, sensazioni, idee particolari, in modo assolutamente UNICO!
Io me li ricordo molto bene proprio per questo ma la cosa veramente importante è che, in questa UNICITÀ, abbiamo trovato la via per iniziare a lavorare e in diversi casi, proprio qua, abbiamo trovato la cura.
Per cui uno può
- Avere l’ansia
- Sentirsi solo
- Essere arrabbiato
- Non mangiare o mangiare troppo
- Giocare, non giocare più, bere o stordirsi
- Non trovare l’uomo/donna giusti
- Soffrire per un tradimento e amare e odiare contemporaneamente
- Considerarsi brutto, incapace, insicuro, fragile, indifeso…
- Avere troppe, troppo poche, nessuna, pessime, insoddisfacenti relazioni sessuali
- Essere malato
- Aver paura
- Soffrire terribilmente per qualcosa per cui non crede di dover soffrire
- …
Ma ognuno di noi lo fa a proprio modo e con un suo proprio senso.
Ed è proprio qui che si trova la chiave per trovare la modalità per affrontare lo STAR MALE
E a volte ci vuole proprio qualcuno di esterno a noi che ci aiuti a trovare la chiave giusta per farlo.
Se stai male non cercare soluzioni precostituite, formule o metodi infallibili.
Parti da te
E se non riesci, fatti aiutare.
Io faccio questo.
Aiuto le persone a ritrovare il proprio modo unico di prendersi cura di sé.
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