LA TERAPIA DI COPPIA

Le coppie che arrivano a pensare a una terapia in genere hanno bisogno di ritrovarsi. di ritrovare le singole individualità e vedere se così possono ancora stare insieme.

Stare in coppia è un gioco di equilibri continuo e a volte ci si accorge che questo è diventato più precario ed instabile del solito.

Rivolgersi ad un aiuto esterno può davvero aiutare a vedere meglio cosa sta accadendo.

La coppia non arriva nel mio studio con la stessa disponibilità, come è quasi naturale ma il mio compito è invece proprio quello di far star comodi entrambi.

E questo è un po’ anche l’obiettivo di tutto il percorso.

Mio compito non è tenerli uniti o farli separare ma aiutarli a comprendere se la coppia è ancora luogo di crescita per entrambi.

Spesso, in pratica, mi ritrovo a dirigere un po’ il traffico, in modo che entrambi trovino il modo di raccontare ciò che è necessario esprimere per poter procedere.

Aspettative deluse, bisogni taciuti, richieste d’aiuto inevase, comportamenti fraintesi, emozioni occultate…

A volte il dialogo si apre come se si ritrovasse quel traduttore universale che era a disposizione agli inizi, quella capacità di comprensione libera da aspettative.

A volte bisogna trovare un linguaggio nuovo.

Sempre bisogna ritrovare la capacità di non darsi per scontati.

Si può riscoprire la voglia di condividere, di coinvolgersi, di cercarsi e ritrovarsi.

A volte si arriva a un punto in cui si riconosce di volere dell’altro e anche se si impara a spiegarsi, a rispettare i bisogni dell’altro, anzi proprio per questo si lavora per trovare il modo migliore per ripartire, ognuno per la propria vita cercando di non disperdere energie preziose per ricominciare.

Non è facile stare insieme.

Non è facile separarsi

Ma vale la pena provare ad ascoltarsi per trovare la soluzione per una vita più adatta a noi.

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